venerdì 16 dicembre 2016

Recensione trilogia "La chimera di Praga" di Laini Taylor

Ciao a tutti! <3
Oggi sono qui per parlare con voi di questa fantastica trilogia che mi ha colpita (più che positivamente, come ben sapete ;)) in un modo che mai mi sarei immaginata *^*. Quindi, siccome devo tornare a studiare perché gli esami di gennaio si fanno sempre più vicini (della serie "Letizia sclera per il nervosismo e l'ansia, ma è comunque tutto normale"), direi di cominciare senza altri indugi u.u.


Titolo(i): La chimera di Praga (#1), La città di sabbia (#2), Sogni di mostri e di divinità (#3)
Autore: Laini Taylor
Editore: Fazi
Prezzo(i): €14,50 (#1), €14,50 (#2), €14,50 (#3)

Trama: Karou ha diciassette anni, è una studentessa d'arte e per le strade di Praga, la città in cui vive, non passa inosservata: i suoi capelli sono di un naturale blu elettrico, la sua pelle è ricoperta di un'intrigante filigrana di tatuaggi, parla più di venti lingue e riempie il suo album da disegni di storie assurde di mostri. Spesso scompare per giorni, ma nessuno sospetta che quelle assenze nascondano un oscuro segreto. Figlia adottiva di Sulphurus, il demone chimera, la ragazza attraversa porte magiche disseminate per il mondo per scovare i macabri ingredienti dei riti di Sulphurus: i denti di ogni razza umana e animale.
Ma quando Karou scorge il nero marchio di una mano impresso su una di quelle porte, comprende che qualcosa di enorme e pericoloso sta accadendo e che tutto il suo universo, scisso tra l'esistenza umana e quella tra le chimere, è minacciato. Ciò che si sta scatenando è il culmine di una guerra millenaria tra gli angeli, esseri perfetti ma senz'anima, e le chimere, creature orride e grottesche solo nell'aspetto esteriore; è il conflitto tra le figure principi del mito cristiano e quelle dell'immaginario pagano. Nel disperato tentativo di aiutare la sua "famiglia", Karou si scontra con la terribile bellezza di Akiva, il serafino che per amore le risparmierà la vita.

Recensione: Un aggettivo, che credo possa descrivere (non in pieno, ma quasi) questa trilogia, è sicuramente devastante (e in alcuni casi in un modo tale da lasciare col magone sul cuore). Ma andiamo per gradi, così provo a farvi capire un po' quello che intendo, mentre mi riprendo dal pensiero di aver salutato solo stamattina questi personaggi a cui mi sono affezionata come non so cosa *^* (ora però Leti riprenditi e torna seria, hai una recensione da scrivere!).
Dico che è devastante perché, già dalla trama, si capisce che è una storia che non ha mai avuto eguali, sia a livello di ciò che accade, sia per come ogni singola cosa è collegata alle altre in un modo talmente viscerale da lasciare senza parole, sia per l'originalità che pervade ogni singola pagina, a partire dalle chimere, di cui (ad essere sincera) non ho mai letto niente a proposito. Anche perché questa storia non ha niente a che vedere con la tradizione che è legata alla figura degli esseri sovrannaturali: angeli e chimere sono solo figure prese in prestito, sulle quali la Taylor è riuscita a scrivere qualcosa di potente e, soprattutto, sconvolgente, a causa del finale che... Beh, è semplicemente bellissimo e... VOGLIO PIANGERE ADESSO!!! *^*
Anche lo stile dell'autrice è devastante. Pieno di descrizioni che riescono sempre a creare un'immagine precisa nel lettore, è anche uno stile che, al contrario di tutti gli altri urban fantasy che ho letto da quando la mia carriera di lettrice è iniziata, dà un ampio respiro all'introspezione dei personaggi. E giuro che sono state soprattutto queste introspezioni che mi hanno catturata di più, che hanno preso il mio cuoricino e lo hanno stritolato pagina dopo pagina, facendomi passare dalla felicità, alla tristezza, all'ansia, alla rabbia, al senso di sconfitta e di perdita in una frazione di secondo, costantemente. E... Beh, penso sia stata una delle esperienze più belle di tutta la mia vita (e non sto assolutamente scherzando u.u *^*).
Devastanti sono anche i temi che questa storia ha messo in luce (secondo me) in una maniera delicata eppure concisa e cruda e dura allo stesso tempo. Perché ciò che Laini Taylor presenta con questa trilogia è la devastazione stessa, quella peggiore, quella derivata dalla guerra, che cambia le persone anche se queste non vogliono, che distrugge tutto: vita, sogni, speranze; che impedisce a chiunque di essere davvero felice. E' una devastazione che è legata a ciò che accomuna tutti i personaggi (I MIEI BAMBINI ADORATI!!! *^*) che, capitolo dopo capitolo, impariamo a conoscere. Perché tutti loro vogliono sentirsi a casa. E per casa non intendo un edificio con quattro mura, porte, finestre, stanze e altri oggetti vari. Casa per loro è  riuscire a trovare i veri se stessi. E ci riescono, grazie all'unica cosa che davvero conta: l'amore (ED E' A CAUSA DI QUESTO STESSO AMORE SE MI SONO PARTITI MILLE SCLERI E MILLE SHIPPI - E MILLE FEELS - MA WHO CARES U.U).
Ciò che però mi ha colpita più di tutte è stato sicuramente il rapporto che l'autrice ha instaurato tra la guerra con la sua devastazione e l'arte. Un'arte come intesa come arte di vivere, nel senso più puro e più vero del termine. Alla forza della guerra, la Taylor ha contrapposto la forza della vita stessa, che vuole andarsene solo quando sarà giunto il vero momento di lasciare tutto. Ed io... Non posso fare altro che inchinarmi davanti alla bellezza di quest'immagine talmente semplice e vera da risultare meravigliosa, unica (o, almeno, secondo me ;)).
E poi, da ultimo, come sempre, passiamo i personaggi.
Personaggi che... Mi hanno sconvolta, nel modo più positivo possible.
Karou e Akiva.
Liraz e Ziri.
Zuzana, Eliza, Scarab.
Io... Avrei e vorrei dire tanto su di loro, su ognuno di loro, singolarmente, perché tutti loro, a modo proprio, sono preziosi, fin dalla punta dei capelli a quella delle dita, niente escluso. Però so che non riuscirei mai a dare a tutti lo stesso peso, semplicemente perché alcuni di loro mi hanno presa più di altri (LIRAZ E ZIRI!!!!!!!!!! - e qui ho detto tutto u.u) e... Non voglio in alcun modo essere imparziale, con nessuno di loro. Perché amo troppo, loro e tutte le altre figure apparse nel corso della storia. Amo ogni singolo personaggio presente in queste pagine. E giuro questa cosa mi è successa pochissime volte, perché è la prova che ciò che ho letto merita tantissimo.
Comunque, torniamo ai nostri personaggi. che cosa dire?
Io... Ho amato e, soprattutto, ammirato la forza e la voglia di vivere che sprigionano, tutti loro. Una forza che li sprona ad agire e a reagire, sempre, senza mai lasciare che il dolore prenda campo su tutto il resto. Una forza che li porta a migliorare, in silenzio, senza che nessuno di loro se ne accorga fino a che la loro (dolce) metà ( TANTI SCLERI!!! *^*) non li aiuta a capirlo davvero fino in fondo. Una forza che li aiuta a diventare quella grande famiglia che vediamo crescere pagina dopo pagina, tra lacrime e risa, tra ferite da sanare e mani tese per dare un aiuto. Una forza legata all'amore, a quello più semplice ed intenso allo stesso tempo. Una forza che si nutre della speranza, che è la chiave più intima e vera di tutta la storia. Una forza che gli uni fanno nascere e crescere negli altri, inconsapevolmente, nel modo più semplice ed elementare possible: perdonando e, soprattutto, amando.
E di cose da dire ne avrei ancora tante, tantissime. Ma preferisco fermarmi qui, così non rovino ulteriori sorprese che potreste trovare in queste pagine ;). Il succo è che, comunque, in ogni caso, questa trilogia merita tutto, tutto (e oltre *^*).

Voto:

Ed anche ogfgi, dopo lacrimoni trattenuti per i miei bimbi (IL MIO CUORICINO, I FEELS!!! *^*), la sottoscritta vi saluta qui, sperando vivamente che questa recensione vi abbia messi una piccola pulce nell'orecchio, per dare una possibilità a questi libri *^*.
Se avete letto questa trilogia, che cosa ne pensate? Fatemi sapere, ci conto! ;)
Ci sentiamo presto; grazie di tutto! <3
Un bacione, Letizia <3

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