lunedì 20 febbraio 2017

Recensione libro "Accesso negato: Nessuna pietà per i traditori" di Ugo Lucchese

Ciao a tutti! <3
Come state? Spero che vada tutto bene e che questi presagi di primavera vi stiano mettendo di buon umore ;). Io per adesso mi sto godendo questi giorni di vacanza prima di ricominciare le lezioni all'università (e ho già visto che il mio orario sarà bello pesante - della serie "Vai così, Leti!").
Parlando del post odierno, oggi sono qui, come avrete ben visto dal titolo, per proporvi la recensione di questo romanzo di cui l'autore mi ha gentilmente fornito la copia digitale. Quindi, direi che è ora di iniziare ;).


Titolo: Accesso negato: Nessuna pietà per i traditori
Autore: Ugo Lucchese (QUI potete trovare ulteriori informazioni; QUI invece trovate la pagina Facebook dell'autore)
Editore: Libromania
Data di pubblicazione: 3 febbraio 2017
Pagine: 171
Prezzo: €1,99 (eBook - acquistabile QUI su Amazon)
Genere: Giallo, thriller, azione

Trama: Tradire un'organizzazione criminale è una cosa rischiosa, soprattutto se si ha a che fare con la Costellazione, un impero del crimine potentissimo e supersegreto. Non la pensa così Nico, che si occupa di fabbricare dossier per mettere sotto scacco imprenditori, politici e chiunque entri nel mirino del Giudice, il misterioso capo dell'organizzazione. Forse stanco di una vita da furfante e accecato dalla perizia che ha sempre dimostrato nel suo lavoro, Nico ha deciso di rischiare e assicurarsi un futuro sereno grazie ai segreti di cui è a conoscenza e alla sua esperienza negli "affari". Qualcun altro, però, lo ha anticipato e il tradimento non passa inosservato come sperato, scatenando una caccia all'uomo senza quartiere in cui tutti fanno il doppio gioco e forse nessuno è davvero quello che sembra.

Recensione: Come ogni tanto ricordo, le recensioni presenti in questo blog esprimono semplicemente il mio punto di vista sulle opere che prendo in considerazione e non vogliono in alcun modo recare offese né all'autore, né all'opera, né alle persone a cui l'opera è piaciuta.
Detto questo, direi di andare avanti ;).
Sarò sincera, a parte Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle che lessi anni fa (primo romanzo di Sherlock Holmes), non ho mai letto altri gialli (o thriller, in questo caso). Non che non mi piacciono, tutt'altro; è il fatto che non mi rispecchio molto nelle caratteristiche del genere.
Nonostante questo, devo dire che ho trovato la storia molto coinvolgente: ogni capitolo mi lasciava sempre con la voglia di sapere che cosa sarebbe successo dopo, perché le informazioni non erano mai abbastanza per soddisfare la mia curiosità, dato che volevo capire a tutti i costi come sarebbe andata a finire l'intera faccenda.
Una storia di azione che, secondo me, manca tuttavia di quella suspense tipica dei thriller/gialli. Mi spiego meglio: per uno dei personaggi con cui veniamo a contatto è necessario mettersi spesso in azione e utilizzare dispositivi di qualsiasi tipo per raggiungere i proprio scopi. Questo fatto sarebbe stato più interessante, secondo me, se l'autore avesse puntato meno sulla descrizione dell'azione stessa (rivolta principalmente a questi congegni particolari), cercando invece di valorizzare la suspense e, soprattutto, l'atmosfera di continua tensione che nasce in situazioni simili; tensione smorzata dal fatto che questo personaggio, quando deve compiere queste azioni rischiose, le compie sempre alla perfezione e (quasi) sempre senza incontrare troppi problemi, cosa che, secondo me, rende il tutto molto irreale.
Di conseguenza, da questo punto di vista, ho trovato il libro molto piatto e poco intrigante (per quanto riguarda la trama in sé, invece, mi è piaciuto molto!). Come ho trovato piatti gli stessi personaggi. Probabilmente, come scrissi tempo fa in un altro post, questo riguarda il fatto che, appunto, non riesco ad apportarmi più di tanto al genere d'azione, in cui conta di più l'azione stessa dei personaggi e non la loro psicologia. Tuttavia, non credo sarebbe stata una cattiva idea se l'autore si fosse fermato ad analizzare lievemente più a fondo l'interiorità dei personaggi: le emozioni con cui veniamo a contatto, a mio parere, non sono state analizzate nel modo giusto. Nel senso: ci sono, ma non le ho percepite fino in fondo, come se fossero rimaste molto sulla superficie e non avessero scavato più di tanto.
Per quanto riguarda lo stile dell'autore, l'ho trovato accattivante e coinvolgente ma, secondo me, avrebbe potuto evitare di descrivere troppo approfonditamente alcune parti (come ho detto prima) e troppo poco altre. A lungo andare, infatti, le descrizioni troppo dettagliate mi facevano spesso perdere il filo del discorso.
Per le tematiche, invece, non ne ho trovate molte che spiccassero più di tanto (la malavita a parte, dato che è il centro stesso della storia). E forse è anche per questo motivo che mi sono ritrovata a considerare il libro generalmente piatto (ma non per questo noioso).
In generale, però, l'ho trovato una lettura gradevole che, tuttavia, su alcuni punti non mi ha convinta più di tanto.

Voto:

Detto questo, la sottoscritta oggi conclude qui e torna ai suoi libri (che la reclamano urgentemente ;)).
Come sempre, grazie di tutto! <3
Ci sentiamo presto, promesso :D.
Un bacione, Letizia <3

4 commenti:

  1. Primavera dove? Qui è Novembre, fuori dalla finestra ho un muro bianco di nebbia talmente denso che non riesco a vedere il palazzo di fronte xD

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    1. Pensa che fino a pochi minuti fa da me c'era il sole, e adesso nuvole -.-" Che tristezza :(
      Grazie per essere passata! <3

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  2. Qui da noi è da un paio di giorni che c'è il sole *-*
    Sono felicissima!
    Comunque, bella recensione, come sai anche io e Vi lo leggeremo prossimamente :*
    Rose

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